Feng Shui e Bioarchitettura. Indice.
Tutte le cose sono pronte se il nostro spirito è pronto a riceverle
Shakespeare
Il Tao recita: L'umanità è istruita dalla Terra
La Terra è istruita dal Cielo
E il Cielo è guidato dal Tao
E il Tao segue quanto è
Assolutamente naturale Il Tao è l'ordine dell'universo
Se l'inverno dicesse:
ho nel cuore la primavera.
Chi gli crederebbe?
Gibran
vivere con un piede nella giungla
ed un piede sulle stelle
L’essenziale è invisibile agli occhi
Saint Exupèry
Il mutamento delle situazioni non si può fissare.
Fissandolo in una regola si mancherebbe il bersaglio
Antico detto cinese
La Realtà Ultima attraverso il movimento genera Yang. Quando la sua attività raggiunge il limite, ritorna tranquilla. Attraverso la tranquillità, la Realtà Ultima genera Yin. Quando la tranquillità raggiunge il limite, inizia nuovamente l' attività. Così movimento e tranquillità si alternano nell'interminabile danza della vita e diventano l'uno la radice dell'altro, dando origine alla distinzione tra Yin e Yang, e queste due modalità sono così stabilite.
Il vero viaggio verso la scoperta
non consiste nell'andare
alla scoperta si nuove terre
ma nel vedere con altri occhi
Marcel Proust
Il nulla assoluto generò il Grande Assoluto
il suo primo respiro vitale
produsse il Grande Principio Maschile
che quando si addormentò
diede vita al grande Principio Femminile
ovvero il cielo e la terra
e poi man mano tutte le cose.
È la natura che condanna i popoli
alla barbarie o alla civiltà
sociologo tedesco
È la natura che condanna i popoli
alla barbarie o alla civiltà
sociologo tedesco
Non è il sole che regna sull'ombra
Ma è l'ombra la regina del sole
Nulla è più profondo di ciò
che appare in superficie
Heghel
Quando queste cinque forze materiali " Ch'i "
sono distribuite in un ordine armonioso,
le quattro stagioni seguono il loro corso naturale.
Sources of ChineseTradition
A una rana in un pozzo non si può parlare del mare perché èùè limitata dai confini di quello spazio.
A un insetto estivo non si può parlare del ghiaccio perchè non conosce nulla al di là del suo tempo.
Chuang Tzu
Non è sbagliato utilizzare la natura per trarne cose utili.
Ma non dobbiamo distruggerla per procurarci queste cose utili.
E’ giusto vivere in una casa, procurarci medicine ed essere in grado di guidare una macchina.
Nelle mani giuste una macchina non è un lusso ma qualche cosa di molto utile.
Una macchina fotografica, per esempio, può essere usata per scattare fotografie che promuovono la conoscenza.
Il 14 Dalai Lama
Quando in noi non si manifestano la gioia, l’ira, il dolore, il piacere vuol dire che siamo in uno stato di equilibrio. Quando questi sentimenti sorgono in noi mantenendosi nei giusti limiti, si dice che siamo in uno stato di armonia. Ecco che cos’è l’equilibrio: il grande fondamento di tutto ciò che è sotto il cielo. Ecco che cos’è l’armonia: la via universale di tutto ciò che è sotto il cielo. Quando esistono il massimo equilibrio e la massima armonia, in cielo ed in terra ogni cosa ha il suo giusto posto e gli esseri raggiungono il loro pieno sviluppo.
Confucio

prossima

Psicologia dell’abitare

Lo psicologo

La Bioarchitettura ha introdotto alcune nuove professionalità nel campo della progettazione, una tra le più recenti è la figura dello psicologo. Il Feng Shui guida gli orientali da migliaia di anni nel concepire la casa, non soltanto come un luogo dove genericamente assolvere ai bisogni fisiologici delle persone ma come il luogo dove accudire le singole persone, ciascuna con le proprie esigenze interiori.

Gli esperti in Feng Shui così come gli psicologi, sempre più spesso, vengono chiamati a collaborare nella progettazione di grosse industrie, aziende, banche o sedi di multinazionali con lo scopo di suscitare reazioni positive nelle relazioni che intercorrono fra l’azienda ed i clienti, fra il datore di lavoro ed i collaboratori, fra i collaboratori.

E’ stato infatti accertato che l'uso appropriato di colori, direzioni, illuminazioni, arredi e complementi può attivare la socializzazione e la produttività, incrementare la credibilità dell’azienda, ispirare reciproci sentimenti di fiducia e rendere gradevole la permanenza sul posto di lavoro.


Istinto innato

L'ambiente in cui siamo immersi ci invia un'enorme quantità di messaggi che non sempre siamo in grado di decriptare.

Sopratutto nell'affrontare nuove situazioni può accaderci di provare sensazioni inaspettate alle quali non riusciamo a dare una spiegazione ragionevole. Anche quando ci troviamo davanti ad un volto nuovo o entriamo per la prima volta in un ambiente può succedere qualcosa di simile.

Vuol dire che il cuore sta tentando di trasmettere messaggi confidenziali che nessun altro essere umano sarebbe in grado di captare poiché scaturiscono dalla propria personalità e dallo stato d'animo del momento.

La primissima impressione è determinante perchè non è il frutto di un ragionamento ma deriva da un moto dell’animo, è l’espressione del prezioso patrimonio insito negli esseri umani, una sensibilità che può essere più o meno spiccata e che possiamo definire: istinto innato.

Esercitarsi nel potenziare l’istinto ci aiuta a leggere nel nostro cuore quei suggerimenti che nella maggior parte dei casi si rivelano preziosi per il nostro benessere e che potrebbero rivelarsi molto utili anche se usati nei confronti delle persone. Contemporaneamente l’istinto ci difende dal freddo tornaconto della ragione che tenta di pilotare ogni nostra scelta di vita.

Tuttavia la ragione non sempre si trova in conflitto con l’anima bensì può esserle di sostegno; addirittura Aristotele, nato nel 384 avanti Cristo, pensava studiando la metafisica che con l’ausilio della ragione e della mente possiamo scoprire le strutture fondamentali dell’intelligibile. La ragione, dal suo punto di vista, serve a penetrare la realtà visibile ma anche quella invisibile.

L’uomo è un essere vivente perché nasce, cresce e muore in quanto mosso da qualcosa che è per l’appunto l’anima. L’anima in greco voleva dire vento, aria, respiro, alito ed Aristotele, similmente a quanto sostenuto dagli orientali, pensava che ogni elemento della natura fosse spinto da un moto primordiale, un istinto che tende a fargli raggiungere la posizione stabilita dalla natura. Il fuoco e l’aria tendono verso l’alto, l’acqua sta in mezzo e la terra verso il basso.

Il Feng Shui è uno dei sistemi più affascinanti prodotti dall'uomo per garantire la congruenza simbolica dello spazio fisico al proprio complesso ideologico.

Buon senso e rispetto della persona umana

Il buon senso nel passato era l'unico punto di riferimento che orientava gli uomini verso un sentire comune dell'abitare in accordo con la natura, e ciò spiega le sorprendenti affinità tra le abitudini abitative delle popolazioni nei vari continenti.

Basti pensare che Seneca, vissuto probabilmente nel quarto secolo prima di Gesù, voleva dimostrare che l’uomo vive meglio se impara ad accettare l’ineluttabile. Egli credendo nella stretta connessione tra anima e natura invitava gli uomini a "sopportare con coraggio tutto ciò che capita".

Inoltre egli, già da allora, affermava che la virtù e la felicità dell'uomo si realizzano solo se, e nella misura in cui, si attua questa corrispondenza armonica fra l'uomo ed il cosmo.

Molto spesso le indicazioni dettate dalla moderna Bioarchitettura sembrano sovrapporsi a quelle che ci provengono dal Feng Shui. Quest’ultimo inoltre ci insegna ad usare il cuore al posto del cervello ed a far prevalere l’amore piuttosto che l’interesse. Il cuore incoraggia l’anima verso un’esplorazione tridimensionale del mondo per capirne l'essenza, insegna ad entrare dentro gli avvenimenti della vita, consente di sentire, pensare e vedere la vita da una nuova angolazione.

In realtà si tratta di un sentire comune che una volta era patrimonio collettivo dell’umanità, un concetto trasversale dell’abitare che è stato totalmente accantonato, negli ultimi cinquanta anni, per lasciare ampio spazio alle ragioni dell’interesse personale.

Anticamente la vita si svolgeva in comunione con i vicini, un’abitudine che oggi è definitivamente scomparsa.

All’interno di certi casermoni costruiti per lo più nelle periferie delle nostre città, la gente non conosce neanche il nome di chi abita nella porta accanto. E’ un modo disumano di vivere che mette a dura prova la resistenza delle persone.

Ma il problema non riguarda soltanto le periferie anzi a proposito dei grattacieli Lewis Mumford nel suo The Pentagon of Power ha scritto che le città dove sorgono i grattacieli soffrono di congestione del traffico, spreco, deterioramento urbano accompagnati da crescita costante del valore dei terreni e da profitti speculativi. E Kengo Kuma dice: l’esplosione dei grattacieli in Cina a me pare una minaccia.

I segni più gravi di questo malessere si sono manifestati nelle fasce di popolazione più deboli, provocando nei giovani preoccupanti espressioni di disagio a prescindere dalla posizione socio-economica dei loro genitori.

Oggi va sempre più diffondendosi l’esigenza di ritornare ai criteri abitativi di un tempo in cui le case erano costruite in funzione delle persone e non per soddisfare gli interessi di costruttori e politici senza scrupoli.

Basti pensare che sulle mappe dei nuovi Piani Regolatori non sono più indicati i punti cardinali perché ritenuti ormai inutili dai progettisti.

Nuove esigenze

Il Feng Shui ci spinge a migliorare la qualità della vita, modifica i nostri criteri di valutazione e suscita nuove esigenze che non sono di tipo materiale. Le nuove esigenze non consistono nel desiderare un ufficio migliore, un mobile diverso da quello che possediamo oppure un frigorifero più moderno, ma sono di tipo spirituale.

Sapere di vivere nella casa che amiamo, costruita con materiali ecologici, con impianti che non interferiscono con la nostra salute e al riparo da intromissioni esterne ci fa star bene. Così come stiamo bene quando sappiamo di avere la casa in ordine e ben pulita.

Dormire nel letto preferito, nella stanza dove possiamo ricaricarci di nuova energia, arredata con i colori adatti al nostro temperamento ci rasserena al punto da rendere realmente migliore la qualità della nostra vita.

Recentissimi studi sui comportamenti inconsci, sostengono che se in casa ci coccoliamo, se impariamo a rispettarci, se ci vogliamo bene possiamo affrontare con più grinta il mondo esterno. Ed anche gli apprezzamenti non tarderanno ad arrivare.

Felicità vuol dire vivere in armonia con le persone che amiamo, circondati dalle cose che ci piacciono a prescindere dal loro valore intrinseco, in un luogo creato a nostra immagine e somiglianza.

Un ufficio in ordine e ben tenuto fa aumentare l'autostima delle persone che vi soggiornano ed accresce la fiducia nella clientela. In una casa o in un ufficio dove si respira la consapevolezza di vivere in sintonia con la natura, le persone raggiungono più facilmente la serenità interiore che è il presupposto del benessere psico-fisico

La casa come metafora del corpo

Il Feng Shui fa riferimento al criterio di distribuzione degli organi nel corpo umano quando considera le attività da svolgere nei vari ambienti: cucina, ingresso, camera da letto etc.

Inoltre mette in relazione i ruoli esercitati dalle persone con le funzioni attribuite alle stanze: padre, datore di lavoro, collaboratore, figlio etc.

Tiene conto anche del variare dei ruoli a seconda dei luoghi dove ci si trova a svolgere la propria funzione sociale. Per esempio un manager può svolgere un ruolo preminente sul posto di lavoro ma quando si trova a casa dei genitori assume un ruolo subalterno. Il marito svolge un ruolo preminente in famiglia ma può essere subalterno se lavora per altri.

Dalla porta d'ingresso che rappresenta la bocca, si passa al centro della casa che rappresenta lo stomaco fino ad arrivare ai bagni che devono stare ben distanti dall'ingresso.

La distinzione tra i due ruoli, il pubblico ed il privato, è simile a quella adoperata molto più tardi dal Palladio. Anch’egli nel '500, progettando le sue splendide ville venete, partiva dal presupposto che la disposizione degli ambienti in una casa dovesse seguire l’ordine del corpo umano. Egli sosteneva la stessa tesi del Feng Shui, che vi sono parti da mostrare e parti intime da tenere al riparo dagli occhi degli estranei.

Il luogo e la sua memoria

Nel 1950 Maurice Halbwach nel suo libro Memorie Collettive dedica un capitolo alla memoria dello spazio abitativo descrivendo gli oggetti della casa come un pubblico muto che ci osserva che ci giudica.

Egli spiega che la casa, il quartiere, la città o la nazione sono punti fissi di riferimento e dunque rassicuranti per gli uomini perché restano immutabili malgrado gli inevitabili cambiamenti nelle relazioni sociali. Addirittura egli sottolinea come nella memoria di ciascuno il ricordo di una persona o di una relazione è suggellato dal luogo dove si è svolto l'evento.

Infine egli racconta come sia possibile, entrando in una casa, riconoscere lo stato sociale, il lavoro e la natura più intima delle persone che la abitano.

La scena di un quadro o la disposizione di un oggetto possono svelarci, al di là delle apparenze, i tratti più interessanti del carattere del padrone di casa.

I muri, gli oggetti, i mobili sono in grado di registrare e conservare i buoni ed i cattivi ricordi. Per questa ragione è utile scoprirne la storia.

La casa, come un grande specchio, riflette sulle persone l'energia della quale si è caricata. Gli eventi felici riflettono energia gioiosa mentre quelli drammatici riflettono energia oppressiva.

In questi casi le intuizioni di Halbwach collimano con la saggezza degli orientali i quali prima di decidere l’acquisto di un immobile o di una suppellettile acquisiscono tutte le informazioni sulle vicissitudini e le ragioni che ne hanno determinato la cessione.